Sentirsi soli in un mondo troppo grande e inadeguato, un po' sbagliati o mal riusciti, sentirsi dispersi, non riuscire a perdonarsi.

Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi" di Vanessa Iuliano, classe I A

Sentirsi soli in un mondo troppo grande  e inadeguato, sentirsi diversi dagli altri, un po' sbagliati o mal riusciti, sentirsi dispersi, per poi ritrovarsi e completarsi, vivere sofferenze inutili, dovute a piccoli sbagli mai perdonati a se stessi o ad altri. Questo il messaggio  del romanzo "La solitudine dei numeri primi".

Due numeri primi gemelli, 2.760.889.966.649  e 2.760.889.966.651 isolati, lontani e solitari, innamorati ma incapaci di esprimere l'uno l'altro i propri sentimenti. Mattia e Alice, vicinissimi ma ostacolati da un numero sono segnati da vicende tanto, o forse troppo, dolorose accadute nella loro infanzia. Tali eventi li turberanno per tutta l'età adolescenziale e adulta.

Alice, una bambina di sette anni è costretta controvoglia dal padre a prendere parte ad un corso di sci e un giorno rimane ferita, dopo essersi allontanata dal gruppo. Questo suo comportamento le costerà l'uso della gamba per il resto dei suoi giorni.

Mattia è un bambino che vive la propria infanzia in solitudine, a causa di sua sorella  gemella, Michela, che è affetta fin dalla nascita da un ritardo mentale. Per la prima volta i due gemelli vengono invitati ad una festa di compleanno, ma il ragazzo prima di raggiungere la casa del coetaneo lascia la sorella in un parco con l'intenzione di riprenderla al ritorno. Michela però scompare, probabilmente annega in un fiumiciattolo lì vicino e nonostante le innumerevoli ricerche il corpo della ragazza non verrà mai trovato. Mattia non perdonerà mai a se stesso il grande errore.

I due protagonisti, dopo essersi conosciuti, passeranno periodi di distacco per poi comprendere che l'uno ha estremo bisogno dell'altro. Il finale del libro, a sorpresa dalle aspettative dei lettori, non avrà la conclusione sperata, in quanto i protagonisti  dopo l'ultimo bacio si separeranno ancora. Inizialmente il titolo del libro era "Dentro e fuori dall'acqua" cambiato dalla case editrice Mondadori in "La solitudine dei numeri primi". Pubblicato nel 2008 questo romanzo di formazione è ambientato a Torino tra gli anni ottanta e il 2000. Torino non è espressamente citata, ma vengono nominati nel libro la Basilica di Superga, l'ospedale Maria Ausiliatrice, la Chiesa della Gran Madre e il Fraitevè. La solitudine dei numeri primi vince inoltre il premio letterario Merck Serono. Lo scrittore dimostra un grande controllo della lingua, nonostante i suoi 28 anni, impiegando un registro medio e facendo frequente uso di discorsi diretti. Il libro esercita una grande pressione nei lettori, che cercano di immedesimarsi nei personaggi e  sperano continuamente nella ripresa dei protagonisti che, ahimè, continuano a macerarsi nel proprio dolore.  Il Romanzo, premio Strega e premio Campiello opera prima nel 2008,  è stato, nel 2010, adattato a film e diretto da Saverio Costanzo e lo stesso Paolo Giordano, autore del libro.

 

Mondadori

2008, 304 pp.

18,00 Euro

Scrivi commento

Commenti: 0