In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito.

Niccolò Ammaniti "Anna" di Enrica Nicolazzi, classe I B

Nei momenti difficili, quando tutto ciò che ci sta attorno sembra non avere più senso, quando il mondo sembra aver ormai smesso di girare, è allora che il coraggio contenuto in ogni uomo viene sprigionato all’esterno e la forza vince le debolezze, la paure, il dolore. In situazioni drammatiche, di terrore, di tragedia, ogni passo che viene mosso è un passo verso la salvezza.

Nella Sicilia dell’anno 2020, devastata dalla fame e della malattia, vive Anna, una ragazza di appena nove anni, che nonostante la sua tenera età mostra di essere molto testarda e determinata nella sue scelte. Il destino vorrà che ella, in piena età adolescenziale, rimanga orfana con un fratello più piccolo da crescere. “La Rossa”, il virus ampiamente diffuso nella Sicilia di quel tempo non risparmierà, infatti, quasi nessuno, donne e uomini, senza saperne il perché soltanto i bambini ne rimarranno immuni. Quella di Anna è una vera e propria lotta per la sopravvivenza, in un Paese dove il profumo degli aranceti siculi lascia il posto a una distesa di morti in putrefazione. Anna ha un solo compito, quello di difendere e proteggere il fratellino di appena quattro anni, tenendo con sé soltanto un libro, il cosiddetto “Libro delle cose importanti” che la mamma Maria Grazia le lascia prima che il virus la porti via. In questo libro Anna riesce a trovare tutti i consigli utili per affrontare la vita quotidiana, ma con il passare del tempo la situazione peggiorerà ed è così che Anna sarà costretta a prendere in mano le redini di quella casa nel cosiddetto “podere del gelso” e affrontare con tanto coraggio quella vita che per lei è tutt’altro che facile. La mamma nel suo libro non fa altro che ripeterle di prendersi cura del povero fratello prima che la malattia avrà portato via anche lei, ma il suo sogno è un altro, quello di scappare via dalla Sicilia, dalla fame dalla morte per arrivare in Calabria dove sogna di poter condurre una vita migliore. Durante il suo viaggio verso il “Continente” Anna sarà affiancata da un suo coetaneo di nome Pietro e un cane, che non li abbandonerà mai. Nonostante le difficoltà incontrate durante il viaggio, che può essere considerato una vera “Odissea”, Anna decide di non mollare perché secondo la sua filosofa: “Vivere è andare avanti senza guardarsi indietro” e, accompagnata dal suo coraggio e dalla sua voglia di vivere dignitosamente, sognando di trovare una famiglia pronta ad accoglierli, giungerà in Calabria.

Una vicenda che sta a metà tra il dramma e l’invenzione vede come protagonista il personaggio di Anna, così piccola ma tanto grande allo stesso tempo, forse così grande da non poter quasi essere reale. Tuttavia, è nel coraggio di questa piccola bambina di nove anni in cui, probabilmente, sta racchiuso il messaggio dell’autore.

In mezzo a tanto dolore, la vita vuole essere cercata, attesa, desiderata, amata. Anna combatte per una vita vera, migliore, combatte per sorridere, combatte per il suo futuro.

Quella raccontata da Niccolò Ammaniti è una storia drammatica, che racconta un incubo senza via d’uscita ma d’altra parte il suo è anche un romanzo di formazione che ci porta a riflettere sulle scelte e conseguenze del nostro futuro con la consapevolezza che “La vita non ci appartiene, ci attraversa”.

 

Einaudi

2015, pp. 274

19,00 Euro

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