Luigi Garlando "Per questo mi chiamo Giovanni" di Francesca Fonte, classe IV A

23 Maggio 1992: la strage di Capaci, un evento traumatico che segnò profondamente l'Italia.

Morì nell'attentato Giovanni Falcone, ma le sue idee rimasero vive più che mai insieme ai suoi princìpi. Poche ore dopo l'accaduto, notiziari, stampa, media avevano già diffuso la notizia affinché tutti venissero a conoscenza di quanto successo. È proprio questo l'intento del padre di Giovanni, il protagonista del libro "Per questo mi chiamo Giovanni": far conoscere al proprio figlio la storia di Giovanni Falcone e al contempo spiegargli cos'è la criminalità organizzata e come essa agisce sul territorio siciliano.

Questo è il tema centrale del libro di Luigi Garlando che, attraverso il papà di Giovanni, spiega in modo semplice cos'è la mafia, un argomento molto complesso che necessita di una conoscenza approfondita e dettagliata per poter essere spiegato.

L'autore, mediante metafore straordinarie e utilizzando elementi della quotidianità, ha reso scorrevole e comprensibile la narrazione e, nonostante il contenuto sia molto forte e non facile da affrontare, è riuscito a rendere piacevole la lettura.

"Per questo mi chiamo Giovanni" è un libro stimolante e in alcune parti agghiacciante, coinvolge il lettore tanto da farlo sentire subito padrone della storia narrata. È un libro che insegna e, se letto da giovani ragazzi, permette loro di far luce su una triste realtà che avvolge il meridione italiano, una realtà non conosciuta o alla quale non si danno le meritate attenzioni e il giusto peso.

 

BUR

2012, 154 pp.

11,00 Euro

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