F. Gungui "Inferno" di Ines Ferrazzo, classe II B

Inferno è il primo volume della saga fantasy “Canti delle terre divise” dello scrittore italiano Francesco Gungui. La storia è basata sullo schema della Divina commedia, in cui l’inferno dantesco è una sorta di prigione in cui vengono rinchiusi criminali e oppositori dell’oligarchia. Alec, il protagonista del romanzo, abita con la madre e la sorella minore in un quartiere di Europa, la città principale in cui risiede il ceto basso  e medio-basso. Lavora in un Casinò, dove ha incontrato Maureen, la sua più cara amica che, divenuta  orfana da bambina, vede in Alec l’unica persona fidata. Il paradiso è il luogo in cui risiedono gli oligarchi della società e le persone ricche. Lì tutto è perfetto e, al contrario di Europa dove le scene dei dannati risplendono sulle pareti di ogni cattedrale, la popolazione è ignara di quel  che realmente succede all’inferno. Il paradiso è il posto ambito da tutti e la madre di Alec riesce ad ottenere il trasferimento per lei e la sua famiglia. Qui il ragazzo è giardiniere nella villa di uno degli oligarchi e fa la conoscenza di Maj, sua coetanea residente della villa. La vita di lei è totalmente diversa dalla sua, sono quasi gli opposti. Lei  vive una vita serena e agiata, fatta da privilegi e lussi mentre quella di Alec è fatta per lo più di sacrifici. Maj è ignara di quel che succede al di fuori del paradiso ma, quando vede il suo coetaneo inizia a porsi domande e a dubitare su quello che fino ad ora ha ritenuto giusto. Cerca la sua attenzione e lo tempesta di domande: su di lui, sulla sua città e sull’Inferno. Gli chiede com’è fatto il mondo a lei sconosciuto e quando lui glielo descrive lei inizia a vedere il paradiso come un  posto falso dove non può trovare felicità. I due si innamorano e, quando lui deve far ritorno ad Europa lei vuole seguirlo, anche se si tratta di un azione illegale. Così si danno appuntamento per fuggire insieme ma i piani non vanno come programmato. Lei non si presenta e lui, amareggiato e deluso, fa ritorno ad Europa. Si pente di non aver dato ascolto a chi gli diceva di lasciar perdere e cerca di immaginare il motivo per il quale lei abbia deciso di  abbandonarlo. Ma tutto cambia quando sulle schermate della cattedrale, tra i tanti volti ignoti scorge quello della sua amata. Allora decide di compiere un’azione impossibile, scendere all’inferno e salvare Maj, scappando da chi trama la loro morte.

Il libro è raccontato in terza persona, il linguaggio scorrevole e gli intrecci delle vite dei vari personaggi rendono la trama brillante. In ogni pagina si evince il grande talento dello scrittore che è riuscito egregiamente  a spostare in un futuro distopico l’opera di Dante che è radicata al nostro passato da secoli.

Scrivi commento

Commenti: 0