E. Allan Poe "Il pozzo e il pendolo" di Marta Pugliese IV A

il pozzo e il pendolo

Edgar Allan Poe

Edgard Poe nato in America, fu uno scrittore e un critico letterario dell'ottocento é l’iniziatore del racconto poliziesco, della letteratura dell'orrore e del giallo psicologico. Muore in circostanze misteriose il 7 ottobre del 1849.

Il pozzo e il pendolo, fu scritto nel 1842, il racconto di genere horror è ambientato nel periodo dell'inquisizione spagnola. Grazie alla particolare attenzione dell'autore, la tensione non si concentra sugli eventi soprannaturali, ma sulle percezioni sensoriali, marcando le emozioni e le reazioni psicologiche umane, come la paura, la perdita di lucidità sino alla pazzia e l’ossessione della morte insieme alla piccola briciola di speranza. Il protagonista, è un prigioniero, che accusato di vari crimini, viene rinchiuso in una buia prigione di Toledo, subendo innumerevoli torture dall'Inquisizione. L'uomo in stato confusionale ispeziona la cella scoprendo in fine che al centro di essa è situato un pozzo, il detenuto comprende che lo scopo dei suoi torturatori era quello di farlo precipitare nella voragine.
Questo è l'inizio delle sue innumerevoli torture.
L’arrivo di cibo dà al prigioniero un po di speranza, esso, è però avvelenata e l' uomo cade in un sonno profondo. Al risveglio, si trova legato ad un asse, ora la molto illuminata, ciò gli permette di comprendere che la cella ha le mura di ferro e che è piena di topi. Guardandosi intorno nota un pendolo appeso che compie una oscillazione , comprende poi che in realtà si tratta di una falce che alla fine gli taglierà il cuore, la sua pena consiste quindi nell’attendere una morte inevitabile. dopo aver perso le speranze, l'uomo si ricorda di essere circondato dai topi affamati, cosi, avendo un braccio libero, prende il cibo dai carcerieri, e lo cosparge sulle corde che lo tengono legato. I topi affamati rosicchiano la corda e liberano l'uomo che ormai stremato, esso infine si accorge che le mura di ferro della cella si stanno riscaldando e restringendo, ustionato dal calore delle pareti, il prigioniero comprende che l’Inquisizione ha infine deciso di costringerlo a cadere nel pozzo al centro della cella. proprio mentre l'uomo ormai distrutto decide di porre fine alle sue sofferenze, una mano lo afferra, e qui capisce che i francesi sono entrati a Toledo e l’Inquisizione non ha più il controllo della città.